giovedì 13 giugno 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Dagheisha"

Lo spettacolare “Los Caprichos” di Francisco Goya è stato scelto da Giuseppe Verticchio e Davide Del Col per descrivere in termini visuali l'incrocio di stili ed attitudine sperimentale avvenuto tra i due artisti nel corso di questi anni. Cinquanta minuti sono troppo pochi per aprire e chiudere un discorso talmente ampio ma questo non impedisce a 'Out Hunting For Teeth' di candidarsi ad uscita dark ambient dell'anno tanta è la scomoda efficacia dei cinque brani proposti. In alcuni casi si ha l'impressione che la commistione di intenti sia servita per tirare fuori il meglio da entrambe le menti e la traccia che presta il titolo all'album e 'All Will Fall' sono magnifici risultati di un processo evolutivo iniziato ancora prima che i due artisti si conoscessero. In altri si percepisce il desiderio di andare oltre e la lungimirante 'Those Specks Of Dust' vale da sola l'acquisto di un album da ascoltare in apnea. 'Sleep Overcomes Them' chiude in bellezza lasciando aperta la possibilità di altri volumi considerata l'intesa raggiunta.

(Divine)

http://www.dagheisha.com/prod/music/reviewCd.jsp?idCd=7340

lunedì 10 giugno 2013

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Only Good Music"

http://onlygoodmusic.pl/recenzje/nimh-and-antikatechonout-hunting-for-teeth

Nimh & Antikatechon: "Out Hunting for Teeth" CD reviewed on "Aristocrazia Webzine"

Nimh e Antikatechon sono due interessanti realtà del panorama dark ambient italiano. Nimh (Giuseppe Verticchio), romano di origine e thailandese di adozione, sicuramente gode di una maggiore notorietà, calcando le scene da ormai oltre un decennio, durante il quale ha largamente esplorato panorami sonori di diverso tipo, spesso contaminando la sua musica con sonorità e strumenti etnici provenienti dall'estremo oriente. Antikatechon (Davide Del Col) è invece sulle scene da meno tempo, ma il suo nome è già emerso grazie alle due pregevoli produzioni precedenti, la cui dark ambient cupa, inquietante e a tratti quasi religiosamente rituale ha fin da subito ricevuto ottimi riscontri da pubblico e critica. Il risultato della collaborazione non tradisce le prerogative fondamentali dei due paradigmi musicali, che anzi si sposano meravigliosamente fra loro, dando vita a un disco di grande spessore.

L'atmosfera è spettrale, "Out Hunting For Teeth" accoglie l'ascoltatore con un crescendo di distorsioni, un tunnel infinito di frequenze elettroniche il cui loop ossessivo si arricchisce costantemente di nuovi elementi, sample vocali sembrano emergere dal tessuto sonoro che si fa sempre più fastidioso. "Those Specks Of Dust" conduce a lidi maggiormente intellegibili e le reminiscenze industriali della prima metà del brano si diradano, lasciando spazio a una melodia appena accennata da un qualche tipo di strumento a corde. "You Will Not Escape", titolo quanto mai appropriato, è un brano all'apparenza più lineare, un unico flusso sonoro che si modifica e acquista nuove sfumature senza soluzione di continuità, accompagnato da una ripetitiva sezione ritmica a tratti appena percettibile. "All Will Fall" riconduce ad atmosfere più affini alla sensibilità di Antikatechon, gotiche e decadenti, con protagonista un motivo armonico dettato da un organo che progressivamente vede distorcere il proprio suono fino alla ritrovata quiete finale. Chiude l'album "Sleep Overcomes Them", brano in cui tutta la passione per la musica rituale del duo emerge con maggior forza, le atmosfere son più rarefatte, i riverberi danno un maggiore respiro alla composizione, mentre una voce sussurra formule incomprensibili. La tenue linea melodica e le percussioni che accompagnano l'ascoltatore alla conclusione mettono ancor più in evidenza la varietà di soluzioni in possesso dei due.

Che siate o meno appassionati di un genere comunque criptico come quello di cui si occupano i signori in questione, la spiritualità e la profondità di "Out Hunting For Teeth" non vi lasceranno indifferenti.


(Istrice)

http://aristocraziawebzine.blogspot.it/2013/06/nimh-antikatechon-our-hunting-for-teeth.html

mercoledì 5 giugno 2013

Antikatechon: "Chrisma Crucifixorum" CD reviewed on "Lux Atenea"

En este año 2012, el prestigioso sello discográfico polaco RAGE IN EDEN ha presentado el segundo trabajo de Antikatechon, titulado “Chrisma Crucifixorum”, incluyendo seis nuevos temas inspirados en esta visión sacra del espíritu humano cargado de sacrificio, de solemnidad, y de vientos de perdición constantemente soplando alrededor de nuestra alma. Seis espectaculares y sobrecogedoras composiciones creadas con sumo talento por Davide Del Col, alma mater de Antikatechon, a través de este impactante y complejo estilo dark-ambient que tantas oscuras sensaciones provocará en el melómano lector de Lux Atenea Webzine amante de los mejores álbumes editados dentro de este estilo musical. Pero, lo que verdaderamente hace destacar a Davide Del Col dentro del universo musical dark-ambient es su grandeza y su innovación artística debido a este don creativo que posee a la hora de ofrecernos siniestra belleza sonora, sin perder nunca de vista la inteligente dimensión melódica que dará alma a cada uno de sus temas. A través de Antikatechon está logrando consolidar su nueva frontera conceptual dentro de este estilo musical gracias a esta ingeniosa y sagaz mirada que, en el caso de su reciente álbum “Chrisma Crucifixorum”, nos ofrece una ruptura de límites y de estructuras preestablecidas en pro de la vanguardia. Un increíble trabajo musical que ha sido masterizado por Giuseppe Verticchio y cuyo trabajo artístico, a cargo del genial Lukasz Pawlak, de nuevo ha vuelto a sorprenderme con esta muestra de talento visual inspirado en la esencia sacra donde el recogimiento psicológico es fundamental. Un excelente diseño, tanto de su portada y contraportada como del interior del álbum, que te invita a la contemplación de cada uno de sus detalles en busca de esa pincelada artística de espíritu simbólico que dé sentido global a toda esta belleza dirigida directamente a nuestra alma.

Iniciamos la audición de este interesante álbum adentrándonos en los sombríos páramos de la excelsa composición “Altaria Expiationis” cuyas tenebrosas nieblas melódicas iremos atravesando una tras otra hasta llegar a los ecos del colosal despliegue sonoro que caracteriza a la inspiradora idea de influencia industrial (golpeo de metales, sonido de chispas de soldadura,…) que define al extraordinario tema “Delubra Vexatorum”, siendo la intensidad emocional de “Violatio Sigillorum” el que nos sumerja en nuevas sensaciones mentales gracias a este colosal dimensionamiento estructural con pinceladas inconfundiblemente experimentales cuya sonoridad les dejará profundamente impresionados. ¡¡¡“Violatio Sigillorum”, magia en el ingenio y en la creación musical!!! A continuación, con “Convivium Vulturum”, la atmósfera sonora cambiará radicalmente hacia terrenos musicales más afilados, opacos y misteriosos donde lo luciferino adquiere esa letal mezcla de atracción hipnótica y de fantasiosa ilusión mental, presentándose posteriormente el sobrecogedor tema “Cunabula Improbitatis” dentro de la misma dinámica sonora pero con texturas y samplers conceptualmente más cercanos a la belleza sublime. Finalmente, la tenebrosa composición “Chrisma Crucifixorum” será la encargada de clausurar este excelso álbum a través del retorno al fundamento siniestro que caracteriza todo lo ritual y a todo lo que rodea a lo trascendente como paso obligatorio para elevar el nivel de consciencia más allá de lo material… más allá de lo carnal. “Chrisma Crucifixorum”, música de auténtico lujo dentro de la escena musical dark-ambient más innovadora. ¡¡¡Disfrútenlo!!!

Lux_Atman

http://luxatenealibros.blogspot.com.es/2012/08/antikatechon-chrisma-crucifixorum.html