domenica 24 agosto 2014

Antikatechon: "Woe is the Reward" CD reviewed on "Onda Rock"

Dopo la bella collaborazione con Nimh dell'anno scorso, “Out Hunting For Teeth”, Antikatechon pubblica il suo terzo disco solista, "Woe Is The Reward" (anche se l'amico Giuseppe Verticchio è accreditato come tecnico nonché collaboratore nell'imponente “Unbroken Siege”).

La grammatica utilizzata da Antikatechon è quella scritta nella sabbia del tempo da Raison D'Etre con i suoi capolavori. Drone apocalittici si fondono con melodie provenienti da chissà quale universo per disegnare scenari fortemente suggestivi.
Le sei tracce in scaletta si legano insieme in un lungo viaggio che tocca tutte le sfaccettature della malinconia e della decadenza.

Sulla lunghissima “Mirthless Perseverance” emerge l'anima industriale di Antikatechon, grazie a un mantra metallico che ruba la scena allo strisciante drone comunque presente nell'ossatura del brano. Sulla seguente “The Inner Accuser” una straziante melodia suonata al pianoforte fa da controcanto a un tappeto di field recordings. L'omonima “Woe Is The Reward”, quasi una lunga preghiera sommersa da una lunga pioggia battente, mette in luce l'aspetto più liturgico della musica di Antikatechon.

Voto: 6,5

(Roberto Mandolini)

http://ondarock.it/recensioni/2014_antikatechon_woeisthereward.htm


giovedì 14 agosto 2014

Antikatechon: "Woe is the Reward" CD reviewed on "The New Noise"

Davide Del Col (Echran, Molnija Aura, Rhetra) prosegue il suo scavo incessante nel dark ambient, a volte quasi nel tentativo di battere Raison D’Être sul suo stesso terreno (“Departure From Light”). Presente in “Broken Siege” l’ormai fondamentale Giuseppe Verticchio, che imparenta Antikatechon a suoi progetti come Nimh e Hall Of Mirrors (quest’ultimo insieme ad Andrea Marutti/Amon, altra probabile influenza) e contribuisce in sede di produzione ad aprire verso l’infinito i suoni di questo disco in effetti davvero potente. A questo proposito, ricordo a tutti che esiste anche un album a quattro mani Verticchio / Del Col, uscito da poco sempre su Rage In Eden, che testimonia l’esistenza di una scuola italiana autonoma e di valore in questi ambiti. Davide non è affatto incapace di esprimersi in modo diverso (Echran è stato un progetto molto originale), ma qui sceglie di affrontare ancora una volta un genere strafrequentato, scongiurando la monotonia con bravura e sistematico evitare i cliché, anche se d’altro canto solo “The Inner Accuser”, coi suoi tocchi di piano e i campionamenti, si stacca davvero da ciò che ci aspettiamo quando leggiamo Antikatechon sulla copertina. I momenti di pura eccellenza, come il vuoto spaziale e disperato di “Mirthless Perseverance” e della title-track (che si muove sotto una pioggia scrosciante), ci sono e sono fuori discussione. Sta a voi decidere se ne volete.

(Fabrizio Garau)

http://www.thenewnoise.it/antikatechon-woe-is-the-reward/