mercoledì 24 maggio 2017

We Promise To Betray: "Nothing is as It Seems" CD reviewed on "SoWhat"

Il pensiero che si trasforma in azione, l’evanescente che diviene possente materia. Seguono uno schema condiviso le lunghe tracce che compongono “Nothing is as it seems”, lavoro che vede nuovamente collaborare Giuseppe Verticchio aka Nimh e Davide Del Col aka Antikatechon. Un sodalizio consolidato che in questa nuova tappa si apre ad una nuova dimensione.

C’è infatti una luminosità inedita a squarciare le scabrose ed oscure profondità precedentemente plasmate dai due artisti, un’apertura a cui rimanda fin da subito l’artwork del disco nelle cui immagini regna un delicato equilibrio tra un senso di malinconico abbandono e la vitalità dei colori intensi della natura, armonia che riverbera nelle strutture dei quattro brani.

L’apertura di ogni capitolo disegna una deriva meditativa modulata da tessiture eteree in costante espansione (“The illusion of certainty”, “The certainty of illusion”) o da morbide trame acustiche che si sviluppano come una lieve danza. Gradualmente l’iniziale impalpabile fuga si riversa in ruvide cavalcate elettriche che procedono lente ed inesorabili come magma bollente, trovando a tratti aperture cinematiche che diradano le minacciose ombre (“Nothing i sas it seems”), fino a giungere alla dolce quiete di cullanti ed avvolgenti melodie (“We promise to betray”).

Verticchio e Del Col dimostrano di essere costantemente alla ricerca di una tavolozza sempre più ampia, che consenta loro di esprimersi  in modo efficace senza rimanere legati ad un lessico predefinito.

https://sowhatmusica.wordpress.com/2017/05/24/we-promise-to-betray-nothing-is-as-it-seems/

lunedì 22 maggio 2017

We Promise To Betray: "Nothing is as It Seems" CD reviewed on "Suffissocore"

Due maestri dell’avanguardia sperimentale italiana hanno dato vita ad un nuovo progetto di grande interesse che sembra, almeno nel suo capitolo iniziale, distaccarsi fortemente dalle loro produzioni passate. A pubblicare ‘Nothing Is As It Seems’ è Oltrelanebbiailmare, etichetta di A.T.R.O.X. e Engel Der Vernichtung, e l’apparente solarità di questi quattro movimenti musicali, sempre oltre i dodici minuti ciascuno e in bilico tra industrial e shoegaze, ricorda tanto quella di Jesu, escursione parallela di Justin K. Broadrick dei Godflesh. “Niente è così come sembra” appunto. Dapprima infatti Giuseppe Verticchio (Nimh) e Davide Del Col (Antikatechon), che ricordiamo anche per lo spettrale ‘Out Hunting For Teeth’, paiono quasi irriconoscibili, sognanti e visionari, quasi al limite del post rock. Poi, col passare dei minuti, la ridondanza di certe atmosfere ed alcuni segmenti ritmici lasciano crescere nell’animo di chi ascolta la convinzione che i We Promise To Betray stiano veramente tradendo ogni definizione o parvenza di catalogazione. La musica fluisce spontanea, la mente degli Hall Of Mirrors è dietro a Khlui, chitarre acustiche ed elettriche mentre basso e batteria sono a cura dell’autore di ‘I Feel Nothing but Repulsion’ e ‘Woe Is the Reward’. Effetti, synth e field recordings sono invece stati distribuiti in maniera piuttosto equa. ‘The Illusion Of Certainty’ e la title track coincidono con i momenti più coinvolgenti.

(Lorenzo Becciani)

http://www.suffissocore.com/portal/review/10386/we+promise+to+betray-nothing+is+as+it+seems

lunedì 8 maggio 2017

We Promise To Betray: "Nothing is as It Seems" CD reviewed on "Music Won't Save You"

Il nuovo episodio collaborativo di Giuseppe Verticchio (Nimh) e Davide Del Col (Antikatechon), a quattro anni dal precedente “Out Hunting For Teeth” si tinge di tonalità meno oscure rispetto alle abitudini di entrambi, oltre che del crisma di una unitarietà di progetto che sembra trascendere l’estemporaneità in favore di una condivisione più stabile e organica. È, del resto, la stessa che Verticchio ha posto in essere di recente con A Twist Of Fate, che ne ha rivelato un profilo ambient-folk sorprendentemente lieve.

Dato il compagno d’avventura in We Promise To Betray, tutto ciò è presente soltanto in minima parte nei quattro lunghi brani (tutti ben oltre i dieci minuti) di “Nothing Is As It Seems”, dominati com’è naturale da vibranti torsioni chitarristiche. La densa materia sonora che ne risulta è tuttavia declinata dapprima sotto forma di risonanze ambient-noise nelle avvolgenti spirali elettriche dell’iniziale “The Illusion Of Certainty”, quindi arricchita da componenti ritmiche che riportano a un incedere magmatico e marziale.

Anche in questo caso, Verticchio e Del Col sembrano lavorare per sottrazione, ricercando paesaggi sonori sempre più evanescenti, il cui esito finale è fare da sfondo ai delicati arpeggi acustici del brano conclusivo, il cui titolo corrisponde al nome del progetto, come l’indizio di future esplorazioni insieme, ancora da tracciare su orizzonti creativi mai scontati o banali.

(Raffaello Russo)

https://musicwontsaveyou.com/2017/05/06/we-promise-to-betray-nothing-is-as-it-seems/

We Promise To Betray: "Nothing is as It Seems" CD reviewed on "Ver Sacrum"

E’ uscito da poco Nothing Is As It Seems, debut album di un duo i cui componenti tuttavia non sono propriamente dei novellini: di Giuseppe Verticchio, infatti, alcuni ricorderanno almeno un paio dei suoi progetti, Nimh e Twist of Fate, e conosceranno il suo impegno nell’elettronica e nella sperimentazione di suoni etnici o legati alla musica orientale, mentre di Davide Del Col abbiamo già parlato qui a proposito dei suoi lavori come Antikatechon, I Feel Nothing But Repulsion e Woe Is The Reward. Dalla loro collaborazione è dunque nato We Promise To Betray, progetto che mette insieme l’esperienza dei due spostandosi però verso ‘lidi’ più vicini al post-rock, con sonorità tipicamente atmosferiche’ e paesaggi non troppo cupi, bensì piuttosto adatti alla meditazione e all’analisi interiore. Il lavoro contiene soltanto quattro brani, ma ciascuno ha una durata considerevole. Prendiamo, per esempio, la prima traccia, “The Illusion Of Certainty”, lunga circa un quarto d’ora: il mood è sognante nelle prime note, con una tessitura sonora dai colori ‘pastello’ che ‘cresce’ in consistenza e ricchezza con il fluire del brano, aprendo immagini di ampiezza ‘cosmica’; dopo i primi cinque minuti intervengono gradualmente altri suoni ed una blanda ritmica che spostano quella linearità in nuove, molteplici direzioni, ove emergono anche confuse parvenze di voci, fino alla pacata conclusione acustica.”The Certainty Of Illusion”, la seconda traccia, esordisce a tinte più oscure che, forse, sanno di solitudine, ma presto si aprono orizzonti vasti con il miraggio di un vuoto universo nel quale un’anima può ritrovarsi a fluttuare: ma è l’introduzione degli altri strumenti e della ritmica, secondo uno schema che sembra abituale, che impedisce a quell’anima vagante di perdersi. Poi, la title track si abbandona a visioni rasserenanti e distensive, tratteggiate da chitarra e basso in delicata armonia, e, infine, “We Promise To Betray” conclude in estatica e trasognata contemplazione uno di quei dischi dei quali – ammettiamolo! – ogni tanto si ha davvero bisogno.

(Mrs. Lovett)

http://www.versacrum.com/vs/2017/05/we-promise-to-betray-nothing-is-as-it-seems.html